COME PROTEGGERE IL MOTORE DELLE IMBARCAZIONI DA ACQUA E CONTAMINANTE

La contaminazione microbica nelle imbarcazioni

Come proteggere i motori nautici dai contaminanti e dall'acqua

 

I biocarburanti

Con l’introduzione dei biocarburanti (ovvero carburanti derivati da fonti rinnovabili), il settore dei prodotti petroliferi ha subito notevoli cambiamenti. Grazie alle nuove Normative Europee (Dir. 2009/28/CE) che hanno promosso ed incentivato l’uso di energie da fonti rinnovabili, esse hanno permesso agli impianti di distribuzione del carburante di utilizzare percentuali variabili di combustibile derivante da prodotti rinnovabili.

Dal 2015 l’utilizzo della componente bio si attesta fino al 7% in volume, mentre la percentuale di zolfo è scesa a 10 ppm.
Questi cambiamenti hanno portato vantaggi ai carburanti in termini di maggiore ecologicità, minori emissioni di PM10 e CO2 nell’aria. Tuttavia, la componente di origine biologica ha generato nuove problematiche nei carburanti causando possibili formazioni di colonie microbiche (morchie, funghi, muffe e lieviti) nei serbatoi e un’accelerazione dell’ossidazione del gasolio.
La nuova formula ha reso inoltre il gasolio una sostanza più igroscopica: esso tende ad assorbire una maggiore quantità d’umidità atmosferica. La produzione d’acqua sedimentata ed in sospensione hanno compromesso ulteriormente la qualità dei carburanti distribuiti e stoccati. Per questa ragione l’utilizzatore finale si trova sempre più spesso soggetto a problemi e guasti all’imbarcazione. Di conseguenza si creano spesso conflitti e discussioni da parte degli armatori, se non addirittura vere e proprie richieste di risarcimento danni nei confronti del fornitore.

Tramite l’utilizzo di pochi e semplici dispositivi di filtrazione e di controllo qualità del prodotto venduto, è possibile evitare la nascita di criticità mantenendo il carburante affidabile ed economico.

I principali contaminanti che compromettono la qualità del gasolio sono: acqua, sporco, residui, microrganismi

L’acqua ed i contaminanti solidi posso essere facilmente eliminati utilizzando un sistema di filtrazione a separazione dell’acqua FPM (Fuel Polishing Module).
La contaminazione batterica può essere inoltre combattuta tramite l’utilizzo di prodotti speciali chiamati biocidi.
Un regolare trattamento delle cisterne con opportuni additivi ad effetto biocida ed un costate monitoraggio dello stato delle cartucce filtranti sono la base per un’efficace gestione.


FOCUS ON: Cosa sono i BIOCIDI 

In base al Regolamento (UE) n. 528/2012 i biocidi sono:

  • qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all’utilizzatore, costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica.
  • Un articolo trattato che abbia una funzione primaria biocida è considerato biocida.

 

Il diesel bug nel motore

L’acqua nel serbatoio, specialmente sotto forma di condensa sulle pareti dei serbatoi, è piuttosto difficile da evitare ed una minima quantità è quasi sempre presente. La combinazione biodiesel-acqua è il terreno ideale per la formazione di batteri, muffe e funghi (in generico, morchie).
Una volta depositati, questi microorganismi creano una forma di massa densa di batteri e detriti (un microfilm gelatinoso) comportando poi il blocco di filtri ed iniettori. Ciò particolarmente accade quando il gasolio ristagna in un serbatoio per un lungo periodo di tempo, come comunemente avviene nelle imbarcazioni. L’impianto del sistema del carburante inizia ad otturarsi e il motore non riceve abbastanza carburante; questo poi comincia a “balbettare“ non accendendosi più quando completamente intasato: questo è il fenomeno dei dieselbug.

Come è quindi possibile evitare la formazione della contaminazione microbica in cisterna?

In generale è quasi impossibile prevenire completamente la formazione di acqua nel serbatoio, ma è possibile dedicarsi ad azioni di prevenzione e controllo per ridurre al minimo questo fenomeno.
Esistono specifici prodotti ed attrezzature per un’imbarcazione, a seconda nelle fasi in cui si trova o dell’utilizzo che ne viene fatto.


  1. IL RIFORNIMENTO

    L’operazione di rifornimento è una delle fasi più delicate nella gestione del carburante: è proprio in questa situazione che il nostro serbatoio riceve il prodotto, spesso di dubbia provenienza e già contaminato. Inoltre, durante la fase di rifornimento, umidità, particelle nell’aria, sporcizia, possono entrare nel serbatoio dando vita ad un processo di contaminazione.

    In questo stadio è possibile utilizzare appositi filtri del carburante che rimuovono il contaminante e l’acqua in eccesso, garantendo un carburante pulito e sicuro in serbatoio. Questi possono essere filtri installati direttamente alla pompa della cisterna o semplici imbuti filtranti da portarsi sempre dietro in barca.


     

  2. LA NAVIGAZIONE

    Effettuato un rifornimento sicuro, il carburante stoccato non può essere considerato esente da eventuali problematiche e deve essere soggetto ad un continuo controllo e trattamento.

    Anche durante la navigazione l’utilizzo di appropriati filtri del carburante e unità fisse di filtrazione FPM che assicurano una corretta filtrazione dal contaminate e separazione dell’acqua e l’impiego di additivi per garantiscono la salute del gasolio, possono risolvere eventuali problemi al motore molto onerosi e scomodi.

    Il sistemi di filtrazione FPM Fuel Polishing Module rimuovono la contaminazione direttamente alla fonte: il serbatoio del carburante. Man mano che si sviluppa la contaminazione, i filtri del carburante si intasano causando un'inadeguata erogazione del carburante al motore, danni agli iniettori e ad altri componenti, aumento delle emissioni e una notevole riduzione delle prestazioni. Impostando un nuovo circuito del carburante intorno al serbatoio, si possono eliminare contaminanti come acqua, sporcizia e ruggine, con conseguente aumento della durata del filtro motore, migliori prestazioni e minori tempi di fermo macchina per la manutenzione.

     

  3. L'INVERNAMENTO E LA PULIZIA

    L’imbarcazione che andrà in rimessaggio per l’invernamento o periodi prolungati dovrà fare una specifica preparazione all’impianto di alimentazione onde evitare eventuali problematiche al motore. L’intero circuito, dal serbatoio agli iniettori, se non viene trattato con prodotti specifici rischia di inquinarsi e compromettere l’avviamento del sistema quando ritorna in funzione.

    Prima di procedere con la bonifica dei serbatoi e l’additivazione del carburante, il meccanico dovrà effettuare un attento sondaggio dell’impianto e verificare se il gasolio presente non è già deteriorato. Solo in questo caso si potrò essere certi dell’assenza di alghe. Nel caso in cui il gasolio si deteriora ed “invecchia” (tramite ossidazione), esso può danneggiare e bloccare l’intero sistema, costringendo il meccanico motorista e pompista a diverse ore di pulizia di tutti i componenti. In questo caso è consigliato utilizzare specifici prodotti (Chimec 6119) per il lavaggio delle casse, in modo da essere certi di rimuovere tutto il contaminante presente.


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